Volvo V40: dentro e fuori
Prima di salire in auto la guardo ben bene perché voglio gustarmi il design, dopo il restyling presentato quest’anno. Ve ne avevo già parlato qui e non voglio stare a ripetermi, ma quello che ho visto dal vero mi è piaciuto molto. La V40 ha una linea filante, sportiva e aggressiva al punto giusto, mi piace molto lo spoiler posteriore che le conferisce grinta e dinamicità, ma anche il nuovo frontale, con i fari a “martello di Thor”, che trovo coerenti con il nuovo look.
Entro in macchina e trovo interni molto raffinati: la qualità è palpabile, sia nei materiali che nei dettagli e gli spazi sono molto ben distribuiti, anche per le gambe di chi siede dietro.
A proposito di dettagli, la maggior parte di voi sa quanto li apprezzo, e in quest’auto ne ho trovato uno che non passa inosservato. A cosa mi riferisco? Non vedete la bussola in alto a destra nello specchietto retrovisore? Vi sembrerà una cosa inutile ma vi assicuro che, una volta sperimentata, vi verrà automatico cercarla in ogni specchietto!
L’unica nota è che mi aspettavo il bagagliaio un po’ più capiente: forse è un po’ piccolino per tutta una famiglia. La Volvo che sto per provare è la V40 T3: benzina, trazione anteriore, cambio automatico a 6 marce, 2.0 litri a 4 cilindri da 150CV, un’auto che ha ottenuto le cinque stelle nei crash test Euro NCAP e può vantare su tutta la gamma l’airbag esterno a protezione del pedone e la frenata automatica City Safety.
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