Dopo aver disputato la penultima gara della stagione ad Aragon, Spagna, dove il vincitore Dani Pedrosa ha finalmente avuto la sua rivincita dopo una stagione non proprio facile e in cui abbiamo visto un’anomala e particolarmente spettacolare caduta di Nicky Hyden, volato oltre la barriera di protezione dopo aver perso l’anteriore nell’ultima curva del secondo giro, ecco che tutto il paddock MotoGP impacchetta tutto e si prepara per volare “overseas” per affrontare 3 delle ultime 4 gare del campionato 2012: Motegi, Giappone, la torrida Sepang, Malesia e la gelida Phillip Island in Australia.
Ed eccoci oltreoceano sulle tracce della MotoGP. Adattare le valige per questi posti dai climi così’ differenti l’uno dall’altro e’ stata davvero un’impresa!!
Il nostro viaggio e’ iniziato una settimana prima della gara, con una breve visita a Tokyo, delle cui stranezze si potrebbe parlare all’infinito: dal suo caos inimmaginabilmente ordinato, all’estrema cordialità’ dei suoi 13.010.287 di abitanti, dal loro modo di vestire che cambia anche a seconda del quartiere in cui ci si trova, ai miliardi di luci, colori e personaggi manga che si incontrano per le strade.
La nostra esperienza e’ stata del tutto positiva.
Nonostante non tutto il paddock MotoGP sia stato entusiasta di dover andare in Giappone, per il suo cibo particolare e le loro abitudini e cultura totalmente diverse dalla nostra, noi non riusciamo a non impazzire di gioia tutte le volte che bisogna prepararsi per il viaggio.
Sara’ proprio la sua particolarità’ a rendere il Giappone così’ magico e Tokyo una città’ con un fascino sottile, indubbiamente differente dal quello tipico europeo e da tutto il resto del modo.
Chissa’ se, anche durante il Gran Premio, vedremo delle Umbrella Girls vestite cosi’ e se con queste unghie riusciranno a non ferire i nostri poveri piloti…