Eccomi di nuovo atterrata nell’ennesimo Paese straniero!
Dopo altre 7 ore di viaggio sono finalmente arrivata in Malesia, stato che, a differenza degli altri, non ho mai visitato prima e che non vedo l’ora di conoscere. Devo ammettere essere stato un po’ uno shock trovarsi a Kuala Lampur, capitale malese, dopo aver trascorso 2 settimane in uno dei Paesi più’ ordinati, puliti e organizzati del mondo, il Giappone.
A differenza di quest’ultimo qui regna il caos, ma nel vero senso della parola.
Il traffico, per cui puoi rischiare la vita dato che nessuna macchina si ferma per far passare i pedoni e che i sorpassi non hanno alcuna regola ne’ alcun senso, i mercatini super affollati, il cibo venduto per le strade ad ogni angolo (che solo i più’ coraggiosi hanno il coraggio di acquistare), gli odori e le condizioni igieniche che non rientrano esattamente nei nostri standard, rendono questa città, a prima vista, un vero disastro.
Ok, non volevo spaventare nessuno! E’ comunque un luogo da visitare, a Kuala Lampur (detta KL) credo si trovi uno dei centri commerciali più’ grandi del mondo, Time Square, o per lo meno indubbiamente il più’ grande che io abbia mai visto, dove all’interno, oltre alle centinaia di negozi distribuiti su una decina di piani, si più’ anche fare un giro sulle montagne russe, o sull’otto volante, tutto indoor!
Altro grandissimo vantaggio della Malesia e’ che finalmente posso comunicare con chiunque senza dover utilizzare Google Traslate o senza dovermi cimentare in imbarazzanti disegnini per potermi spiegare con la popolazione locale. Qui tutti parlano inglese, per lo meno se riesci ad interpretare il loro stranissimo e marcatissimo accento! Dunque trattare con i commercianti per riuscire ad avere il prezzo più’ basso (qui funziona così’ quasi ovunque) e’ quasi un gioco da ragazzi, anche perché’ e’ praticamente un obbligo durante il GP di Sepang andare al mercato del falso di KL, anche solo per fare un giro.
Tutto il paddock MotoGP trascorre il martedì pomeriggio prima della gara alla ricerca di qualche “tarocco” da spacciare per vero al suo ritorno a casa. Ho visto meccanici comprare decine di oggetti identici da distribuire tra parenti e amici o da mettere da parte in vista del Natale.
Dopo un paio di giorni trascorsi tra negozi, passeggiate e relax e’ tempo di andare in circuito dove, aime’, mi toccherà’ fare il consueto e giornaliero “giro-pista” a piedi per tenermi un po’ in forma tra tutto questo viaggiare e soprattutto mangiare, con la scusa di dover provare qualsiasi alimento tipico in ogni posto. Peccato che a Sepang ci siano 50 gradi con umidità’ 195% e la pista sia una delle più’ lunghe del campionato; ieri ho rischiato un’insolazione e sono quasi svenuta disidratata, vedremo come andrà’ a finire la settimana!