Ci ho riflettuto a lungo prima di scrivere questo post sull’auto come ambiente. Una riflessione che ha lanciato settimana scorsa Margherita durante una chiacchierata e che è rimasta incastrata fra un pensiero e l’altro. Continuo a chiedermi come sia possibile leggere pagine e pagine di tecnicismi, senza trovare uno straccio di storia.
L’auto è la nostra storia, quella che viviamo tutti i giorni. Chi “vive” l’auto capisce queste parole e l’auto diventa una “stanza” mobile della nostra casa. Per alcuni è addirittura l’ambiente dell’ufficio.
Mi chiedo quindi come sia possibile non trovare online la storia delle auto. Insomma, come ci sentiamo da cliente dentro una nuova auto? La compreremmo o no? Che ci faremmo in un ambiente del genere? Perché con una cabriolet mi immagino in Toscana verso una bella Fiorentina succulenta, ma con una piccola e agile city car posso conquistare Milano.
Quando leggi un articolo di un magazine online, cosa cerchi? Per esempio l’unica di cui ho trovato moltissime esperienze è Tesla. È un’auto molto difficile da provare, elitaria. Quindi chi ce l’ha ne racconta in lungo e in largo l’esperienza. E chi non ne possiede una e la brama rosica un pochello. Io sono a questo livello.
Insomma, l’auto non è quell’acquisto da due spicci, che se sbagliato cambi. Dovresti provarne con sicurezza il percorso che fai quotidianamente o ciò per cui utilizzi con maggiore frequenza l’auto.
Quindi: mi sto chiedendo da quella chiacchierata con Margherita… Anche tu cerchi come me qualcuno che ti illumini la via verso l’esperienza? Oppure preferisci essere infarcito di nozioni tecniche da comprendere con un linguaggio terra terra.
Nel secondo caso, cioè nel caso tu stia cercando informazioni tecniche, perché lo fai? Per costruirti poi un’immagine di come vivrai la tua auto, giusto?
Aspetto il tuo spunto per migliorare in ripresa!
Tua nel motore (lo sento, romba il mio nome) Ornella