Ciao sono Ornella e lavoro tra Bergamo e Milano. Ho deciso di chiamarmi pendolare auto, proprio come coloro che si mettono sui mezzi e si fanno due ore attaccati al vicino. Beh, io non sono proprio così sfortunata. E sì, capisco che ci sono varie tipologie di pendolare divisi in una piramide di sfortuna. Se prendi il treno, la metro, i mezzi, Uber, il jet privato o l’Ubercottero.
Però diciamo che da quando scrivo per Auto a Spillo ho iniziato a notare situazioni sospette a cui prima proprio nemmeno badavo. Credo capiti a qualsiasi pendolare auto che deve uscire da “u’ paesiell” e andare verso la grande città. Deve essere così. Non c’è altra spiegazione.
Così, in auto, ho iniziato a prendere appunti vocali insieme al mio amico Google. Salgo in auto e mi capita di tutto. Giuro, mi sembra di aprire la porta dell’armadio di Narnia! L’avete mai letto il libro? O visto il film, è indifferente. Beh, un mondo parallelo dentro una scatola. Perché diciamocelo: quando entriamo in auto al paese, scendere nel parcheggio della metropoli è tutta un’altra storia!
Come ti dicevo prima, sono una pendolare auto abbastanza fortunata. Non devo necessariamente partire la stessa ora tutti i giorni, ma posso scegliere l’orario più consono alle esigenze dei miei clienti. Ma se non si trova traffico, deve per forza esserci una nazione che ti rema contro.
Quindi che succede, ti chiederai tu? Ostacoli in ogni dove!