Come tornare da Stoccarda a Milano, dopo aver visitato il Museo Mercedes-Benz, di cui vi ho parlato qui? Quale modo migliore se non fare un viaggio provando le ammiraglie ibride della casa della Stella?
Proprio al Museo ho avuto occasione di vedere come l’importanza della ricerca di motorizzazioni alternative abbia sempre costituito un’importante sfida per il gruppo della Stella. Un investimento strategico che vale ogni anno circa 5,6 miliardi di euro, la cui metà è riservata alle “green technologies”, attraverso il continuo miglioramento dei propulsori termici (a combustione interna), nonché delle motorizzazioni ibride, che costituiscono un importante anello di passaggio verso l’agognata mobilità a zero emissioni, già oggi realtà con le versioni Electric Drive di smart e Classe B, quest’ultima protagonista di #IoSonoElettrica, l’eTour a cui anche noi di Autoaspillo abbiamo partecipato.
L’avventura di Mercedes-Benz nel campo dell’elettrico inizia nel 1982, quando viene presentato un prototipo a trazione ibrida (a ricaricare la batteria è un piccolo motore bicilindrico). Segue una lunga serie di vetture sperimentali, che porta, nel 2009, al debutto della prima Mercedes a propulsione ibrida di serie, con batteria agli ioni di litio. Oggi la casa di Stoccarda ha ben 11 modelli in vendita, prevedendo di focalizzarsi, in futuro, sulla tecnologia plug-in, con dieci nuovi modelli entro il 2017, in modo da spingere ulteriormente l’esperienza d’uso di un’auto ibrida verso l’elettrico puro. Oltre a ciò, gli sviluppi della trazione ibrida sono già “scritti”, il prossimo passo sarà lo sviluppo di una tecnologia “unplugged”: a tal scopo Daimler e BMW hanno concordato di sviluppare insieme uno standard tecnico per la ricarica wireless di batterie, compatibile con ogni loro veicolo a trazione elettrica, sia esso “puro” o ibrido plug-in.
Ma torniamo ad oggi! Attualmente l’offerta della Stella è distribuita su tre segmenti: ibrido tradizionale (sia diesel che benzina) ed ibrido plug-in.