Per la fine dell’anno abbiamo deciso di regalarvi una piccola chicca e parlarvi della Trabant, un’auto storica, che fu uno dei simboli di quella che fu la Repubblica Democratica Tedesca ma al tempo stesso anche della caduta del Muro di Berlino, quando migliaia di queste vetture viaggiarono da Est a Ovest per attraversare quel confine che per anni era stato sorvegliato dai temibili cecchini del “Checkpoint Charlie”, che colpivano chiunque volesse raggiungere la Berlino Ovest.
La Trabant nel cinema
La Trabant, che letteralmente significa “Satellite” ma che veniva chiamata informalmente anche “Trabi”, fu prodotta dal 1957 fino al 1991 dalla Automobilwerk Zwickau, casa automobilistica che rimase però attiva solo fino al 1957 e che operava nei vecchi impianti dove prima della costruzione del Muro venivano assemblate le DKW e le Audi. La Trabant nacque per essere l’auto del popolo tedesco dell’Est (era anche l’unica scelta possibile) a differenza delle persone facenti parte dell’élite sociale che invece utilizzavano le più lussuose Wartburg.
Questa vettura, comunque, non era sicuramente il massimo della vita (rumorosa, basse prestazioni, fumosità allo scarico) tanto che il TIME la inserì tra le 50 auto peggiori della storia. Pensate, nei fumetti della Disney la macchina di Paperoga era simpaticamente ispirata proprio alla Trabant e fu tradotta nella versione italiana con il nome, non felicissimo, di “Traballant”.
Però, pur non essendo un bolide alla Fast and Furios o una stunt car da testacoda e sgommate, la “Trabi” si è ritagliata il ruolo da protagonista in diverse produzioni cinematografiche di successo, grazie soprattutto al notevole carico simbolico che ha saputo offrire alla storia, che è un aspetto da non sottovalutare.