Ford Go Faster: a lezione di acrobazie con dei veri stunt driver
Ci sono mail di lavoro che hanno su di me lo stesso effetto di lettere d’amore. Anzi, essendo io una cinica praticante (non quanto vorrei, ma non diciamolo troppo in giro), forse mi emozionano di più di cuoricini e nuvolette.
“Ciao Lisa, come stai? Ford ha il piacere di invitarti a Londra per il Go Faster, il training all’insegna della performance che l’Ovale Blu ha pensato per gli appassionati di guida ad alta velocità. I migliori istruttori di Hollywood ti sveleranno i trucchi del mestiere, per fare di te una vera stunt-driver!”
Rileggo la mail per essere certa di aver capito bene. Si, ho capito bene.
Ford mi ha invitata a passare una giornata in compagnia di stunt professionisti che mi avrebbero insegnato i “barbatrucchi” per compiere le manovre “esagerate” che vediamo nei film.
E, per far vivere ancora di più la sensazione di essere uno stunt “di quelli veri”, durante l’esperienza Go Faster, avrebbero girato con noi delle scene per comporre una specie di trailer.
Ripenso agli occhi vitrei di chi ha avuto in sorte di stare in macchina con me nei giorni in cui la mia guida era particolarmente ispirata, ai vari “eh non sapevo che la Dalla Via avesse una guida così sportiva” dei maschietti di turno un tantino prevenuti e condizionati, nel giudizio, dalla mia immagine tutta tacchi e piume di struzzo, all’immancabile faccia del terrore di mia madre che urla “rallentaaaaaa” quando sfioro i 60 km all’ora. E sorrido. Tanto.
Ford Go Faster: tra trailer hollywoodiani e drifting su pista
Così mi sono trovata all’interno di un set allestito nella periferia industriale di Londra, tra container, telecamere e gente che parlava convulsamente dando indicazioni di cui capivo più o meno un terzo. Mi sono sentita improvvisamente una liceale secchiona mentre cercavo di interpretare le istruzioni grazie al mio potente inglese figlio di Duolingo e delle serie tv, comunicando con i miei istruttori in un ottimo esperanto.
Ma vi assicuro che, a giudicare dai risultati della giornata, il mio esperanto casalingo non è poi così male.
Abbiamo cominciato col prendere confidenza con le macchine a nostra disposizione, Ford Focus RS e Ford Mustang, ma soprattutto con gli esercizi da stunt: dovevo imparare tutto senza perdermi una virgola, sai mai che in futuro possa risultarmi utile un parcheggio con freno a mano in centro a Milano…
E quindi eccomi alle prese con un testacoda, un drifting, un’inversione di marcia di quelle “sto scappando inseguita da gente molto cattiva”, un bello slalom tra birilli cronometrato, il tutto condito da un particolare per niente trascurabile: la guida a destra.
Interessante come abbia provato per tutto il giorno a mettermi la cintura prendendola da sinistra. Maledetti automatismi…
Comunque alla fine devo dire che il risultato di questa giornata Go Faster non è stato così negativo, anzi.
Nella prova cronometrata mi sono posizionata più o meno a metà classifica, anche grazie al fatto che nella foga ho ucciso un birillo guadagnando 5 secondi di penalità, l’inversione repentina di marcia è ormai una cosa che posso fare a occhi chiusi (il mio ego ringrazia l’applauso che mi sono guadagnata appena scesa dalla macchina) ma la cosa che ricorderò con più gioia sono le urla del mio istruttore esaltato durate il drifting “wooooowwwww the italian girl!!!” mentre l’odore degli pneumatici lasciati sull’asfalto cominciava ad essere decisamente più interessante di un banale Chanel n5.
Ford Go Faster: come diventare dei super stunt driver
Nella speranza che prima o poi arrivi anche in Italia questa modalità “adrenalinica” di testare le auto Ford, per 99 sterline potrete anche voi “usufruire” di un bel po’ di emozioni (qui la pagina facebook dove trovare le informazioni: https://www.facebook.com/events/180797389128896/).
Ah, non vi ho detto come è finita la questione “trailer”.
Beh le facce che ho fatto nel video, come avrete visto, possono essere classificate come “terrore puro”, “ohmioddio che sto facendo”, “per fortuna l’ho scampata”.
Quindi ho capito che, anche se a me piace vantarmi di essere multitasking, forse la prossima volta è meglio se le i primi piani non me li fanno mentre sono impegnata a restare viva… 😉
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