Jaguar F-Type R
A questo punto scendo dall’F-Pace e mi dirigo verso la F-Type R convertible: le giro intorno, guardo tutti quei dettagli stupendi del design di Ian Callum, compreso quello spoiler posteriore che adoro, con sopra il giaguaro, che quando si solleva genera più di 120 kg di deportanza. Poi, con calma, mi assaporo
l’entrata in auto, dopo aver sfiorato la maniglia della portiera, che si ritrae quando non serve, entrando letteralmente nella carrozzeria per non interrompere il flusso d’aria lungo le fiancate. Ve la presento: sono a bordo della F-Type R Convertible, motore V8 da 5.0l che sprigiona 550CV, una coppia di 680Nm, cambio automatico ZF a 8 marce, trazione posteriore. Fuori il suo cofano lungo che ricorda tantissimo la “nonna”, la E-Type di Diabolik ed Eva Kant che ne possedevano una per
uno (e ce n’era proprio una anche a Monza!); dentro l’eleganza senza tempo, fatta di pelle, carbonio…e di R. Sistemo il sedile, metto in moto e inizio il mio giro. Mi sento un tutt’uno con la macchina, la posizione di guida bassa è proprio come piace a me e la visibilità è perfetta. Molto bello il sistema di ventilazione intelligente, nasconde le due bocchette di ventilazione centrali che appaiono automaticamente quando richiesto e scompaiono dopo l’uso. Il volante a tre razze ha integrate le funzioni principali, lo schermo touch screen a colori da 8” è davvero ottimo, tutto è semplice e chiaro, minimal, ma completo. Siamo subito in sintonia, si capisce che è un’auto che ama la strada, le curve strette e i tornanti dei passi di montagna, le piace essere guidata ed è pronta a dare una gran soddisfazione con tutta la sua potenza, che sembra non finire mai. Però anche la città le si addice benissimo e, in giro per Monza, ho realizzato che potrebbe essere perfetta come daily car
perché è molto comoda e riposante…all’occorrenza. Ma con una macchina del genere chi vuole riposarsi? Tutti i sensi sono attivi e attivati e le antenne stanno ben dritte per non perdere nessuna sensazione che trasmette la guida di quest’auto. Ovviamente ci sono diverse modalità di guida, ed in S (sport) tutto è ancora più “esasperato” per farvi avere sensazioni da pista, scarico compreso. Si perché il sound di questo motore è forse la cosa più coinvolgente che possa avere un’auto. Un vero e proprio ruggito di un felino, si sente a distanza e incute rispetto e paura, sembra l’inizio dei film della Metro-Goldwyn-Mayer, vi avvolge completamente in un’atmosfera magica. Ma non è necessario essere in S per sentirlo, anche nella modalità più tranquilla basterà schiacciare il tasto che apre lo scarico, ed anche a 50 km/h in città vi sentiranno arrivare tutti e si gireranno con curiosità. E vogliamo parlare degli scoppiettiii? Musica per le orecchie, ogni volta che scalate parte una sinfonia di crepitii che vi faranno appiccicare sulle labbra un sorriso un po’ da ebete, ma tanto comprensibile!
Robusta e rigida, sensuale e affascinante, confortevole e sportiva, rabbiosa e gentile, insomma un’auto dalle mille sfaccettature dalla quale, vi assicuro, ho avuto davvero enormi difficoltà a scendere e a restituire le chiavi!