Se una donna si appassiona a uno sport come il drifting senza dubbio dietro ci deve essere lo zampino di un uomo. Con questa convinzione abbiamo incontrato Alessandra Rossi, 26 anni, modella, fidanzata con il pilota australiano di Moto GP Anthony West.
E abbiamo scoperto che, nel suo caso, di uomini, dietro la sua passione, ce ne sono ben due. “Fin da piccola ho avuto un grande amore per le automobili e la velocità, ereditato da mio padre” racconta Alessandra. “Con i miei amici, che fossimo in un parcheggio o in montagna con la neve, ogni occasione era buona per tirare il freno a mano e fare un po’ di sbandate con l’auto. Quando ho conosciuto Anthony, ho iniziato a seguirlo sui circuiti di drifting, prima come spettatrice e come passeggera, poi ho iniziato a guidare anche io ed è stata una passione travolgente”.
Tanto per la cronaca, il drifting è una tecnica di guida che consiste nell’affrontare le curve con una sbandata programmata; in italiano, il termine potrebbe essere tradotto come derapata. In Giappone, paese d’origine del drifting, è uno sport che ha molto seguito e ci sono molte donne che lo praticano, in Europa si sta un po’ diffondendo negli ultimi anni, ma i piloti sono quasi tutti uomini.
“Vedendolo da fuori sembra facile, ma la prima volta che ho provato, è stato un dramma!” ricorda Alessandra. “Il primo esercizio che bisogna imparare in gergo si chiama donut, cioè ciambella, e consiste nel continuare a girare in tondo; tappa successiva è l’otto, in pratica un donut con cambio di direzione”.
Per fare drifting occorre un’auto potente, più cavalli ci sono meglio è, ma soprattutto serve una macchina con trazione posteriore. “Quasi tutte le auto utilizzate per questo sport sono importate dal Giappone, ma c’è anche chi usa BMW o Porsche” dice Alessandra. “Io ho la fortuna di usare una Nissan Silvia S15, che è una delle auto mito di questa disciplina sportiva”.
Non è uno sport pericoloso, solo abbastanza costoso visto che le gomme delle auto si cambiano con una frequenza impressionante!