Tutta questa tecnologia si traduce, alla guida, nella sensazione di essere un tutt’uno con la strada. Certo sarebbe stato ottimale testarli in pista con condizioni diverse del manto stradale, ma anche in condizioni di guida normale (normale per i canoni di una fanciulla che sarebbe volentieri fuggita con la 308 Gti) si ha la netta percezione di “sentire” la strada e di dominarla.
Anche concedendosi delle curve un po’ più “aggressive”, si rimane saldi e incollati alla strada, per la gioia dei miei passeggeri più timorosi e soprattutto per la mia, dato che mi sono potuta sbizzarrire in una guida più sportiva senza timori.
Tornando quindi alla nostra metafora delle scarpe, dopo questa breve panoramica nel mondo degli pneumatici Yokohama, consigliereste alla centometrista di cui sopra di correre con delle ballerine ai piedi? 🙂